Le 6 scene dei film più belle (secondo me) girate in un bagno
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Quanti film ricordate in cui ci sono alcune scene girate in bagno? Io tantissimi. Alcuni terrificanti, come Psyco o Shining, altri fortemente ispirazionali, per i colori e per il significato che ricoprono nella pellicola stessa. Io poi ammetto di adorare le ambientazioni cinematografiche, in particolare nelle stanze come il bagno che di per sé è gia il mio mondo!
Ma perché il bagno è così importante nel cinema? Per un regista, è un luogo che permette di rappresentare il protagonista in un momento d’intimità, rivelando tanto di sé. In quale stanza, più che in bagno, si è davvero se stessi, ci si guarda in uno specchio, ci si lascia andare, ci si mette (letteralmente) a nudo?
E allora ecco le 6 scene più belle, secondo me. Voi siete liberi di suggerirmene altre nei commenti!
Marie Antoniette (2006)
Nella mitica pellicola di Sofia Coppola, c’è una scena in cui la regina di Francia è intenta a regalarsi un lussuoso bagno caldo. Ovviamente la stanza richiama le celebri ambientazioni della Reggia di Versailles. Le pareti sono decorate di stucchi e cornici dorate. Al centro campeggia lei, una vasca bianca e smaltata in cui la regina si lascia andare a nuvole di vapore dopo l’ennesima serata dai folli festeggiamenti. Tolta la parrucca maestosa e i belletti di corte, scivola nell’acqua con la sua camicia bianca come seconda pelle. Solo lei, solo se stessa. Fuori dalla stanza, l’assurda vita di corte.
Pretty woman (1990)
C’è una vasca da bagno anche nell’iconico film di Garry Marshall, che ha reso celebre in tutto il globo un’ancora sconosciuta Julia Roberts. Edward è al telefono nella sua camera d’albergo che gli fa da casa, sente Vivian cantare dal bagno, entra e la trova nella grande vasca incassata nel pavimento. In una nuvola di schiuma, a occhi chiusi e con le cuffie di un Walkman alle orecchie, Vivian sta cantando “Kiss” di Prince. Per il regista quella scena serve a mostrare la vera lei “acqua e sapone”, privata della corazza di quel personaggio che ha dovuto costruirsi addosso per resistere alla strada. Come fare a non innamorarsi di lei?
I Tenenbaum (2001)
I film di Wes Anderson sono già di per se famosi per il loro particolare gusto estetico per quanto riguarda la scenografia. Ognuno di loro è pieno zeppo di mondi pastello costruiti ad hoc per il personaggi che li animano. Uno di questi è sicuramente il bagno di Margot Tenenbaum. Dove altro può rifugiarsi una ragazza bella e malinconica ma dannatamente riservata come lei? In una vasca da bagno sicuramente, dove passa ore ed ore ad aspettare che passi (chissà cosa non lo sa), a fumare come un turco, a mettere lo smalto ai piedi e a intrattenere telefonate. Io quelle piastrelle binache all’americana, il lavabo quadrato e il telefono rosa ancora me li ricordo.
Ultimo tango a Parigi (1972)
Nel film che è costato 5 anni di diritti civili a Bertolucci, il bagno ritorna in molte scene. Ma ne voglio ricordare una in particolare. Paul (Marlon Brando) e Jeanne (Maria Schneider) s’incontrano in un appartamento che vorrebbero prendere entrambi in affitto. Scoppia la passione e quelle mura finiranno col fare da sfondo a tutta la storia: proprio il bagno è il momento di una scena in cui Jeanne, mentre fa la doccia, si confida con Paul raccontandogli di essersi innamorata. Nuda davanti a lui, gli confessa di credere ancora nell’amore più puro. Lui, che l’accoglie fuori dalla doccia e la avvolge con l’accappatoio con cui vorrebbe proteggerla. In realtà il loro dialogo mostra quanto incompatibili siano le loro versioni dell’amore. Anticipando l’amaro finale della storia.
Eyes Wide Shut (1999)
I bagni nei film di Stanley Kubrick meriterebbero un capitolo a parte. In ogni suo film ci sono delle scene cult girate in questo tipo di stanza, dal su citato Shining ad Arancia Meccanica. Ma i miei preferiti sono quelli del film che ha sancito la fine della relazione tra Tom Cruise e Nicole Kidman. A parte la mia adorazione per la loro casa dell’Upper newyorkese, c’è una scena in cui i due si stanno preparando per un evento e la Kidman si concede la classica pipì prima di uscire. Il tutto comunica una grande intimità tra la coppia, la normalità insomma. Scopriremo poi che è un’intimità fittizia, che non presuppone più complicità.
American Beauty (1999)
Ve la ricordate la scena madre di questo film by Alan Ball? Mena Suvari è l’oggetto del desiderio di Kevin Spacey. A tal punto che lui se la immagina immersa in una vasca da bagno, traboccante di petali di rose rosse.
Sicuramente a me ne sono sfuggiti tantissimi. In questo, confido nel vostro aiuto 😉
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