Doppia detersione: come farla e i miei prodotti preferiti
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C’è stato un tempo in cui la doppia detersione non esisteva e l’unica componente lipidica della nostra pulizia era il buon vecchio latte detergente. Se penso alla skincare routine di mia madre è lui che mi viene in mente.
Poi sono arrivate le coreane e tutto è cambiato. Così, negli ultimi anni la doppia detersione è diventata l’ossessione di molti. Complice anche un buon investimento da parte delle case cosmetiche, che ci hanno convinto che avevamo bisogno di una doppia tipologia di prodotti per struccarci a modino.
Andiamo per ordine: cos’è la doppia detersione?
È quella pulizia accurata del viso che prevede due fasi. Una per affinità, quindi con un prodotto affine per tipologia alla nostra pelle (che è naturalmente ricca di sebo oleoso). E una per contrasto: realizzata quindi con detergenti schiumogeni di cui vi ho parlato qui.
Questa volta però, vorrei concentrarmi sui primi. Ma occorre fare una premessa. Sono davvero così necessari come ci raccontano? Parlando con tanti dermatologi, grazie al mio lavoro, mi sono resa conto che la detersione non è certo una scienza esatta. L’obiettivo, a detta degli specialisti, è quello di cercare il metodo più affine e delicato, rispettoso della propria pelle e delle proprie esigenze.
Io quindi, ho capito col tempo che, a meno di non essere particolarmente truccata, non ho bisogno di fare detersione oleosa. A volte, invece, quando sento il viso più bisognoso d’idratazione la uso addirittura come unico metodo. Insomma, anche in questo caso, come vi dico spesso: è la vostra pelle che comanda! E la pelle cambia, si evolve, di stagione in stagione, di mese in mese.
Inoltre, ho il privilegio poi di parlare con tante ragazze che appartengono alla mia community social (IG: @luciana_elle) e ho notato che spesso le pelli misto/grasse fanno fatica a usare gli oli perché notano un effetto rebound sulle imperfezioni. Possibile? La mia idea (assolutamente non supportata da studi scientifici eh) è che gli oli e i burri siano più difficili da rimuovere. Alcune formule si emulsionano con acqua e vengono sciacquate via facilmente. Altre hanno bisogno del classico panno in microfibra. Ma in alcuni casi la componente oleosa potrebbe effettivamente rimanere sulla pelle, con effetto occlusivo. Vi è mai successo?
Passiamo quindi agli oli e ai burri che più ho amato negli ultimi anni: diversi per tipologia e per fascia di prezzo.
Chi mi segue su Instagram sa che l’ho finito da poco: è il Cleansing Balm di Augustinus Bader. È un morbido balsamo oleoso che si massaggia sulla pelle e sugli occhi, per sciogliere trucco di qualsiasi genere, makeup e residui di spf. Il motivo per cui l’ho amato è che è facile da rimuovere, il rischio di occlusione pori a cui accennavo prima in questo caso è inesistente. Viene venduto in abbinamento con un panno super delicato. È privo di profumi 100% vegano e senza glutine, OGM, parabeni, profumo, SLS, SLES, DEA, metalli pesanti, talco, olio di vaselina/paraffina, olio minerale. Confezionato in un vasetto di vetro completamente riciclabile (che ora sto pensando di riutilizzare in qualche modo, per quanto è bello).
Il merito di aver reso mainstream la doppia detersione va sicuramente all’Estetista Cinica. Credo che siano in pochi ormai a non conoscerla, nel mondo della cosmetica. Uno dei suoi prodotti di maggior successo è l’Olio Denso. In pack airless (punto decisamente a favore), questo olio rispetta nella texture il suo nome. Non brucia assolutamente gli occhi e se emulsionato con acqua si trasforma in un latte. La cosa interessante è il suo essere multitasking. Molte, infatti amano usarlo anche puro sul corpo, per un’idratazione più strong.
Un altro dei miei cult, usati fino all’ultima goccia: è il Burro Struccante Biofficina Toscana ai Frutti Rossi. In questo caso la consistenza è quella (appunto) di un burro, la profumazione tiene fede al nome e per qualcuno so che risulta un po’ sgradevole. Io l’ho trovato un prodotto dall’ottimo rapporto qualità prezzo.
Take the Day Off Cleansing Balm di Clinique è da anni uno dei prodotti più amati e non solo da me. ha una texture che si trasforma in un olio sottile e delicato che permette di avvolgere le ciglia per rimuovere anche il mascara più ostinato.
Un altro prodotto dall’ottimo rapporto qualità prezzo è il Deep Cleansing Oil DHC: un blend di oli vegetali (per lo più olio d’oliva, che gli conferisce il caratteristico odore, molto naturale) che è ottimo per le pelli più delicate. L’odore però potrebbe non piacere a tutti, proprio per la sua caratteristica.
Ho scoperto quest’olio con un campione gratuito: ha una consistenza burrosa e densa. Forse troppo per le pelli miste e grasse. La prima volta che l’ho provato, in estate, infatti, non sono riuscita ad usarlo. In inverno, in Italia, l’ho trovato ottimo. Lo trovate qui. Viene venduto anche lui completo di panno in microfibra.
Olio Detergente Struccante Midnight Recovery Kiehl’s fa parte dell’amatissima linea del brand americano: la sua texture è molto liquida, il dosatore con puma lo rende pratico ed è molto delicato sugli occhi. Contiene oli essenziali e ha una formula priva di sapone (perfetta per le pelli delicate).
Ho iniziato a usare da poco il Multitasking Oil di Beautycology ma già mi piace. Anche in questo caso parliamo di un olio dalla texture liquida, che può essere usato sul viso ma anche sul corpo. Avrei però preferito un flacone diverso perché è più difficile il controllo delle dosi. Se volete sostenere le giovani stura up italiane, allora questo è il brand che fa per voi.
Un altro brand made in Italy, un’altra giovanissima start up da sostenere: è Skin First, con questo Olio Detergente Struccante con una formula un pochino più densa e un pratico puma dosatore. Proprio per la sua formula, che si trasforma in un morbido latte quando è emulsionata in acqua, lo consiglio alle pelli da normali a secche.
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