Come gestire i capelli in autunno: l’hair routine per il cambio di stagione
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La salute dei capelli parte dalla radice. Niente di più vero e banale. Così come per la pelle, i cambi di stagione rappresentano il momento in cui riservare un’attenzione particolare al cuoio capelluto. È lì che nasce la chioma dei prossimi mesi.
Partiamo da un assunto: anche i capelli risentono di fattori come smog, inquinamento, acqua con eccesso di calcare, umidità e stress ed è consigliabile, quindi, adottare vere e proprie abitudini detox nella “beauty routine” per la chioma.
Hair detox
Chi vive nelle grandi città lo sa bene: avete fatto caso a come si sporcano facilmente i capelli? A quanto meno dura lo shampoo?
Non mi piace usare la parola detox perchè stra abusata, ma il concetto è quello. La pulizia corretta parte prima di tutto da dentro, da una corretta alimentazione, ma anche dalla salute del cuoio capelluto. Se si utilizzano prodotti adatti, non dovreste avere problemi specifici, a meno di un’eccessiva produzione di sebo fisiologica. Ma quando si utilizzano prodotti appesantiti da oli minerali o siliconi, prodotti di styling di dubbia qualità, spesso può succedere di ritrovarseli privi di energia, facili a sporcarsi. Per non parlare degli effetti delle tinte…
Detossificare il capello può incidere sui fattori di crescita favorendoli? Non è dimostrato, ma sicuramente aiuta il ricambio cellulare e con esso la salute dei capelli. I prodotti per detossinare i nostri bulbi piliferi sono le maschere, gli scrub e gli shampoo specifici. Cosa devono contenere? Attivi come oli essenziali, argille delicate, limone. In caso di cute grassa è utile il teatree oil, l’eucalipto e la menta, mentre molte maschere sfruttano l’argilla per asciugare il sebo in eccesso. Esistono poi formulazioni in siero, che si applicano alla cute allo stesso modo degli altri: massaggiando con i polpastrelli (non usate mai le unghie, danneggereste il cuoio capelluto).
La spazzola giusta
Detossinare i capelli significa liberarli dalle tossine e dallo smog spazzolandoli anche con lo strumento più adatto. Ecco perché è preferibile pettinarli con una spazzola piatta: le punte arrotondate massaggiano la cute in modo delicato, senza aggredirla e strappare i capelli, in più le setole, distribuite uniformemente sulla superficie, non causano tensioni e rotture.
Infine un consiglio: meglio spazzolarli sempre a testa in giù, in modo da evitare la porzione di capelli che si trova nella parte anteriore della testa, quella più debole e sottile, più facile alle rotture.
Il massaggio ayurveda
Quando ero in Pakistan le donne avevano tutte i capelli lunghissimi, lucidi e bellissimi (come le indiane d’altronde). Il segreto è in una cura maniacale a base di oli vegetali. Ma per molte anche la medicina ayurvedica. Kesabhyangam, infatti, è il termine con cui si definisce il massaggio al cuoio capelluto: un insieme di manualità che partendo dalla cute apporta grandi benefici a tutta la chioma.
Appoggiate le mani ai lati della testa in modo da incrociare i polpastrelli al centro. Quindi realizzate movimenti ampi e leggeri, dalla parte superiore della testa andando verso la nuca, fino ad arrivare al collo. Basta 2 minuti e se riuscite a farvelo fare da qualcun’altro… avete fatto Bingo!
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